Quando ci
hanno detto che l’appuntamento all’aeroporto di Bologna sarebbe stato alle 7 in
punto, eravamo molto scettici sul fatto che tutti saremmo stati lì puntuali dopo
il venerdì sera. Contro ogni aspettativa nessuno ha ritardato. L’euforia di
partire non ci ha fatto avvertire le poche ore di sonno… ed in poco tempo eccoci
a Madrid giusto per l’ora di pranzo. Passaggio obbligatorio è stato il Museo
del Jamón, in cui abbiamo svaligiato il bancone dei bocadillos. Appuntamento in Plaza del Sol con le
coordinatrici spagnole e i nostri compagni di avventura. All’inizio il solito
imbarazzo nel parlare un’altra lingua e presentarci… ma sono state utilissime
le dinamiche di conoscenza organizzate da Begoña, Raquel, Damian e Mattia, i coordinatori
dei nostri gruppi: imparare i nostri nomi e conoscerci è stato molto più
semplice, e dopo qualche ora era impossibile sbagliare. I ragazzi spagnoli ci
hanno accolto nel migliore dei modi preparando un ottimo rinfresco di benvenuto.
Tra una tortilla e una croqueta ci siamo sistemati nei bellissimi appartamenti
al centro di Madrid. Altro momento di
incontro è stata la cena, in cui abbiamo avuto la possibilità di confrontarci
con gli altri ragazzi e organizzarci per uscire tutti insieme per un sabato
sera madrileño. La fortuna di abitare nel cuore della città ci ha permesso di
visitare i locali più cool e varie discoteche senza allontanarci dalla casa-base.
Le ore passavano velocemente e, muovendoci sempre insieme per le stradine
affollate, abbiamo brindato al nuovo gruppo che si era formato. L’orario dell’appuntamento
fissato per il giorno dopo ci ha richiamati all’ordine non troppo tardi… ma
potevamo reputarci più che soddisfatti per una giornata così lunga e intensa,
ma che allo stesso tempo è sembrata volare.
Laura e Alberto
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