Gli occhi si aprono mentre alle orecchie arriva il suono
della sveglia e alla mente un solo pensiero: siamo a Madrid ed è iniziata una
nuova giornata.
Dal cortiletto interno in cui si affacciano gli appartamenti
arrivano le voci di Giovanni (il
“presidente”) e la risata coinvolgente di Julia che ti avvisano del
ritardo perché gli altri sono già tutti
pronti e attivi.
Il tempo di vestirsi e mangiare un plum cake con un tazza di
latte che esco di casa per correre insieme a Pietro verso la sala delle
conferenze dove sono tutti pronti per iniziare ad ascoltare i relatori dei temi
della quarta giornata: Braulio Pareja,che tratterà l’Imprenditoria sociale e le alternative per la situazione di elevata
disoccupazione giovanile e Óscar Pérez,
testimonianza diretta di volontariato e cooperazione internazionale per la
sua esperienza accumulata negli anni con l’associazione “Hola Ghana”, di cui è fondatore.
Alle 13, finite le attività ci rechiamo tutti verso il
solito ristorante “la Viga” dove si assiste alle solite scene: la corsa al
tavolo che viene servito per primo; noi ragazzi italiani che ci facciamo
suggerire dagli spagnoli i piatti da scegliere; molti che iniziano a mangiare
il pane prima di ordinare e poi dopo mangiato le facce stanche, ti ricordano
che è ora della “siesta”.
Dopo il risposo pomeridiano nuova corsa verso la sala delle
conferenze, dove ad attenderci c’è Sandra Ciotti,che abbiamo iniziato a conoscere
sin dal giorno prima e di cui ne abbiamo subito apprezzato la preparazione e la
tempra. La referente di Aculco a Firenze oggi ci informa delle politiche dell’U.E. di impulso
all’occupazione giovanile e le
opportunità di lavoro e mobilità nell’U.E., a cui ha fatto seguito un
interessante dibattito interrotto dalla collettiva volontà di partecipare ad
una manifestazione nei pressi del Congreso
contro gli ennesimi tagli del governo Rajoy.
Assemblee, tensione, urla, polizia, cartelli di protesta, gente
arrabbiata sono tutti i sintomi del difficile momento che sta vivendo la Spagna
e l’Europa. Le lancette di orologio di Plaza de Cibeles ci ricordano che
dobbiamo andare a mangiare pasta in Calle de Montera e lasciamo la
manifestazione con l’ennesime riflessioni sul difficile momento storico che
stiamo vivendo.
Dopo aver cenato in strada,solo il tempo di decidere dove
andare che cerveza, chupido e copa avrebbero
dato vita alla fiesta!!!
Mario
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